Editore: Guerini e Associati - Pagine: 253
Anno prima edizione: 10/2008 - ISBN:  9788862500975

Il titolo  lascia la perplessità al dubbio: cosa c’entra l’atomica con la salute? Monica Ropele già col sottotitolo (Borgo Valsugana, 1953.

Una storia di primati) ce lo svela con molta  capacità e racconta di un’epoca e di una storia che ha portato l’Italia al primato e all’eccellenza.

Gli “addetti ai lavori” ritroveranno nomi noti nel modesto panorama della fisica sanitaria.

Ma leggeranno anche piccole, curiose e divertenti amenità che rendono ancora più scorrevole ed interessante questo libro.
Non saltate quei capitoli che potrebbero apparire “scontati” per chi conosce già la fisica delle radiazioni ionizzanti; non troverete nulla di nuovo ma è carico di quella passione storica che ci rende partecipi a questa avventura.
La Ropele racconta di un’epoca (1953) in cui molti di noi non erano ancora nati e neppure la “seiduesei” e il “dipierrecentottantacinque” e di un paesino che a fatica troveremo sulla cartina geografica.
Ma i tanti passaggi e particolari, spesso ripetuti ma spesso sconosciuti mi hanno fatto fare molte sottolineature e punti esclamativi a margine delle pagine di questo bellissimo libro.
Grazie Monica!
Assolutamente da leggere!

Contenuto
L'atomica della salute rappresenta un inedito e curiosissimo capitolo - per eccezionalità e unicità - della Storia della medicina e della fisica in Italia.

llustra le vicende che nel 1953 portarono alla nascita della moderna radioterapia oncologica ad alle energie in Italia, a Borgo Valsugana, segnatamente all'insediamento della prima unità dì cobaltoterapia in Europa.

Un incredibile e avventuroso collegamento tra il Trentino e il Canada, dove tale unità fu costruita in seguito all'installazione del primo reattore atomico a uso pacifico al di fuori degli Stati Uniti, appena qualche mese dopo il disastro di Hiroshima e Nagasaki.

Non solo. Questa importante tappa segnò la nascita della figura del fisico sanitario e pose le basi per la futura azione della medicina nucleare, dando inizio a un lavoro in team che vede oggi affiancati medici, fisici, radiologi, oncologi e biologi nello studio e nella predisposizione dei piani di trattamento.

Nello stesso periodo, fu avviato il primo screening di massa delle donne per l'individuazione precoce del carcinoma mammario.