image

Film

Sovrimballaggi

  • Categoria: Oggetti e prodotti comuni
  • Post: 09/07/2022
  • Autore:

Sovrimballaggi

Anche i mezzi per confezionare gli alimenti (film plastici o termoretraibili) vengono trattai con radiazioni ionizzanti. Ovviamente non tutti i film plastici, ma a secondadall’alimento che dovranno proteggere, possono subire un trattamento di irraggiamento. Questi film plastici sono molto spesso usati nel packaging alimentare per la conservazione degli alimenti: da materiale usato come semplice contenitore, si è trasformato sempre più in un mezzo in grado di ridurre la velocità di decadimento qualitativo del prodotto (proteggendolo dalla contaminazione microbiologica e chimica), garantendone allo stesso tempo il mantenimento delle proprietà organolettiche e nutrizionali. Questi trattamenti vengono effettuati sia con sorgenti gamma (60Co) che con acceleratori di elettroni: in questo caso le energie erogate sono inferiori al MeV e gli impianti consentono un irraggiamento "in linea",ossia durante la produzione dello stesso film plastico. Alcune case produttrici di questi film hanno confermato che il processo di “frollatura” delle carni (frollatura: processo durante il quale le carni diventano adatte al consumo) può avvenire già nella confezione di vendita durante il trasporto verso i centri commerciali grazie alle caratteristiche qualitative del film che ha subito processo di crosslinking. Il trattamento migliora le proprietà di “barriera” nei confronti di gas e vapori (anidride carbonica, ossigeno, azoto, vapor d’acqua) tra l’ambiente esterno e l’interno della confezione e dell’alimento, evitandone il deterioramento e l’assenza di migrazione di agenti chimici dall’imballaggio all’alimento, dannosi per la salute del consumatore (inchiostri, solventi, elasticizzanti, additivi ecc.). Questo aspetto è di fondamentale importanza per il mantenimento della qualità igienica degli alimenti. Inoltre, per evitare che l’eventuale inchiostro, presente sulla confezione per pubblicizzare la casa produttrice, possa “contaminare” l’alimento stesso, si usa effettuare crosslinking anche tra film e inchiostro, in modo che quest’ultimo si leghi indissolubilmente al suo supporto plastico ed impedendo di fatto qualsiasi rilascio.