Protesi d'anca
- Categoria: Ambito Sanitario
- Post: 29/07/2022
- Autore: FC
Protesi d'anca
Nel tempo si sono susseguite le realizzazioni di diverse tipologie di protesi d'anca, partendo dal metallo e passando attraverso il biovetro per arrivare al polietilene ad altissimo peso molecolare.
Va da se che una protesi d'anca (come tutte le altre protesi) necessità di un processo di sterilizzazione che l'irraggiamento gamma può sicuramente garantire.
Nel caso del polietilene l'irraggiamento svolge la doppia funzione sia di sterilizzazione che di reticolazione (cross-linking).
I range di dose che vengono erogati per queste tipologie di articoli sanitari spaziano dai 25 ai 70 kGy.
Sono dosi elevatissime solitamente raggiunte da impianti gamma con cobalto (Co-60).
Le prime artroprotesi impiantate su pazienti presentavano pesi ragguardevoli e resistenze meccaniche limitate: l'usura era la croce dei chirurghi.
Oltre a ciò, le artroprotesi venivano cementale con prodotti bi-componenti e dopo max 15 anni si doveva procedere alla sostituzione con altre tipologie che non assicuravano una lunga durata e ancor meno una buona qualità della vita. Per questo motivo i chirurghi erano soliti applicare protesi d'anca a pazienti dai 70 anni in su.
Col tempo le tecnologie sono decisamente migliorate: le protesi possono durare anche fino a 30 anni (dipendentemente da molti fattori), i pesi sono molto contenuti, possono essere sostituite (non vengono più cementate ma inserite "a pressione") e la loro resistenza meccanica è aumentata grazie anche alla reticolazione prodotta dall'irraggiamento gamma, e gli interventi chirurgici vengono fatti con successo anche su pazienti molto giovano.