Regia di Craig Mazin
Chernobyl è una miniserie televisiva statunitense e britannica, creata e scritta da Craig Mazin e diretta da Johan Renck per HBO e Sky Atlantic.
Le puntate raccontano la storia del disastro di Chernobyl e seguono gli uomini e le donne che si sono sacrificati per salvare l'Europa da un disastro nucleare. Le vicende raccontate si basano, in buona parte, sui resoconti degli abitanti di Prypjat, raccolti dalla scrittrice Premio Nobel per la letteratura Svjatlana Aleksievic nel suo libro Preghiera per Chernobyl oltreché sul saggio Chernobyl 01:23:40 di Andrew Leatherbarrow.
Trama
La miniserie si concentra sulla portata devastante dell'incidente nucleare di Chernobyl che si verificò nell'Ucraina sovietica il 26 aprile 1986, rivelando come e perché è accaduto, raccontando anche le vicende degli eroi che hanno dato il loro contributo per mitigare i danni dell'esplosione a costo della loro vita.
Riprese
Le riprese della miniserie sono iniziate il 13 maggio 2018 a Fabijoniskės, un sobborgo di Vilnius, in Lituania, usato per le scene ambientate nella città di Prypjat, dal momento che il quartiere ha mantenuto un'autentica atmosfera sovietica. Nello specifico, l'area degli appartamenti del quartiere residenziale è stata utilizzata come location per le scene di evacuazione. Alla fine di marzo la produzione si è trasferita nel comune distrettuale di Ignalina, sempre in Lituania, per le riprese sia esterne che interne dell'omonima centrale nucleare, un impianto dismesso che a volte viene definito "la sorella di Chernobyl" a causa della somiglianza estetica, essendo entrambi basati sul reattore RBMK.
Accoglienza
Chernobyl è stata accolta in maniera entusiasta dal pubblico.
Chernobyl ha ricevuto anche il plauso generale della critica. La serie ha ottenuto 42 premi.
La miniserie è stata generalmente molto ben accolta anche in Russia. Vladimir Medinsky, ministro russo della cultura, l'ha elogiata dichiarando che: «è stata girata magistralmente, con grande rispetto per la gente comune». Ciò nonostante, è stata in parte criticata da alcuni media filo-governativi, nello specifico per avere sminuito l'operato e gli atti eroici dei liquidatori sovietici.
Nella cultura di massa
La miniserie è stata al centro del cosiddetto "caso Zhusupov" poiché avrebbe causato la morte indiretta di Nagashibay Zhusupov (1952-2019), un liquidatore sovietico di origini kazake, morto suicida ad Aqtobe. Stando al racconto della figlia, durante la programmazione della miniserie Nagashibay soffriva ricordando gli avvenimenti del 26 aprile 1986, mentre secondo Bakitzhan Satov, presidente di un'organizzazione che rappresenta i liquidatori di Chernobyl', Nagashibay è morto in preda alla disperazione.