Smartphone: scovata una lunga lista di dispositivi radioattivi

di Melany Alteri

Articolo pubblicato il 28 settembre 2020 su Tecnoandroid.

L'articolo:
Smartphone: scovata una lunga lista di dispositivi radioattivi
Smartphone: da anni si parla della correlazione tra radioattività e dispositivi, ed ogni volta la risposta è la stessa. Ad oggi è emersa una lunga lista di telefoni da tenere sotto controllo per via dei valori SAR.
In un universo in cui la tecnologia segue i nostri passi addirittura per dirigerci verso la cucina, è arrivato il momento di avvertire gli amanti accaniti di dispositivi e smartphone. Perché? Alcuni di questi possono essere la minaccia più elevata e rischiosa per la salute di tutti. Sembrerebbe che alcuni modelli in particolare contengano al loro interno un alto tasso di radioattività rilasciata all’esterno verso il corpo di colui che si trova in chiamata.
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Questi sono solo alcuni nomi di smartphone analizzati dalla Federal Office for Radiation Protection, la quale ha studiato con attenzione i dispositivi con un maggiore grado di radiazioni sprigionate, in base al Sar (Specific Absorption Rate). Trattasi del tasso di assorbimento specifico che misurerebbe in Watt per chilogrammo (W / kg) l’energia elettromagnetica assorbita dal corpo quando viene esposto ad un campo elettromagnetico a radiofrequenza.

I nostri commenti
Non è la prima volta che, in rete, mi imbatto in articoli che propongono un elenco degli smartphone maggiormente radioattivi. Quello citato è uno dei tanti…
Senza volerci addentrare in dettaglio sulla definizione e sulle caratteristiche dello spettro elettromagnetico, ci basta ricordare che questo è costituito dall’insieme di tutte le onde elettromagnetiche classificate in base alla loro frequenza o, che è lo stesso, alla loro lunghezza d’onda.
Lo spettro e.m. può essere sommariamente diviso in radiazioni non ionizzanti (NIR) e radiazioni ionizzanti (IR). Le prime sono onde e.m. che non portano con sé un’energia tale da poter provocare la ionizzazione della materia (ovvero la “rimozione” di un elettrone da atomi o molecole neutre) mentre, al contrario, quelle ionizzanti hanno energia sufficiente per rompere i legami atomici e molecolari.
La prima categoria (NIR) è quella che comunemente ci si riferisce quando si parla di campi elettromagnetici. Alla seconda (IR) appartengono, ad esempio, i raggi X, i raggi gamma e, più in generale, le radiazioni emesse dalle sorgenti radioattive.
Ebbene, gli smartphone, come noto, emettono campi e.m. ad alta frequenza ricadendo esclusivamente nella categoria delle sorgenti di radiazioni non ionizzanti.
Gli eventuali effetti a carattere sanitario dovuti all’utilizzo di questi dispositivi derivano dall’esposizione a questo tipo di radiazioni (NIR) e dipendono, in particolare, da una grandezza denominata SAR che misura la quantità di energia assorbita dal corpo umano esposto ad un campo elettromagnetico a radiofrequenza.
Nessuna sorgente radioattiva, quindi, si cela tra i componenti dei nostri smartphone. Nessuna relazione con raggi X, raggi gamma o altre radiazioni esotiche…