A guardare oggi le pubblicità che nella prima metà del secolo scorso troneggiavano sui quotidiani e sulle riviste italiane e straniere, si potrebbe rimanere inorriditi. Ma i nostri pensieri, i nostri ragionamenti devono calarsi nell' epoca dei fatti.
Anche se l'ingresso della fisica nucleare nel mondo comune è avvenuto attraverso la sola conoscenza degli episodi bellici (bombe atomiche), il battage pubblicitario volto a far vedere l'energia atomica come una vera innovazione e un vero viaggio verso il futuro, ha avuto i suoi positivi effetti.
Inoltre, si sa che “la pubblicità è l'anima del commercio” e se si è capaci di vendere efficacemente un prodotto, il successo è garantito.
Se non fosse così, anche oggi non ci sarebbero i “testimonial” che nulla hanno a che vedere col prodotto ma che, forti della loro notorietà, raccolgono le simpatie (o antipatie) dei consumatori che quindi associano il volto al prodotto. E il gioco è fatto, e il prodotto è venduto. Ergo, è più importante la psicologia commerciale della qualità sbandierata.
Ma oltre alla psicologia ci sono anche abili (ahimé) truffatori che contrabbandano proprietà o contenuti inesistenti come prodotti dietetici a base di the ma che non contengono neppure un milligrammo di the, oppure prodotti definiti naturali o biologici che invece non lo sono, e così via.
Vi ricordate il programma di Renzo Arbore nel quale era inventato il “cacao meravigliao”?
Molte aziende hanno fatto le corse per cercare di brevettare il nome ed usarlo per vendere o vendere di più (ma Arbore fu lungimirante che ne impedì l'utilizzo avendone registrato il marchio).
In ultimo occorre tenere a mente che negli anni che stiamo descrivendo, non c'era internet, le regole di pubblicità erano pressoché inesistenti, le regole per poter vendere erano pressoché inesistenti.
La possibilità di accesso ai prodotti commerciali non era concessa a tutti e i meno abbienti compravano al mercato rionale o alle bancarelle improvvisate.
Anche il mondo della radioattività che stiamo raccontando, a cavallo tra le due guerre mondiali, ha avuto le stesse vicissitudini.
Nell'immaginario collettivo, la sola presenza di parole come “atomo”, “atomico”, “radioattivo”, “nucleare”, era sinonimo di innovazione, di futuro, di tecnologia.
E non solo nel campo della Fisica ma anche la Chimica ha fatto balzi notevoli nel mondo comune (…il moplen [pubblicità con Gino Bramieri], il nylon, il DDT, la viscosa, ….. oggi banditi o quasi dal commercio). Allora, ed ecco di seguito tutti gli esempi delle pubblicità dell’epoca.