Patate

  • Categoria: Alimenti
  • Post: 31/07/2022
  • Autore: FC

Patate

Dosi medie di irraggiamento fino a 0,2 kGy.


A causa del suo elevato contenuto di acqua e della difficoltà di stoccaggio, lavorazione e trasporto, le perdite post-raccolta dei tuberi e bulbi sono potenzialmente molto elevate. Tra i vari fattori che contribuiscono sia al deterioramento  qualitativo che quantitativo di queste colture in senso generale si potranno raggruppare in quattro categorie: 
  1. fisici, 
  2. fisiologici, 
  3. microbiologici 
  4. entomologici. 
Le pratiche culturali post-raccolta, le condizioni della coltivazione, la maturità del raccolto, i metodi di raccolta e manipolazione, la corretta cura del prodotto raccolto e le condizioni di stoccaggio post-raccolta possono influire nel tipo e l’estensione (entità) delle perdite che ha luogo in queste colture durante lo stoccaggio dopo la produzione.
L'inibizione della formazione dei boccioli (germinazione) nei tuberi immagazzinati irradiati a bassi livelli di dose è una delle applicazioni più promettenti e ampiamente studiate delle radiazioni ionizzanti nella conservazione degli alimenti. 
In un’epoca cosi precoce come il 1936 si osservò che la formazione di boccioli (germinazione) nelle verdure si poteva inibire con raggi X. Dopo, uno studio condotto nel 1950 riferirono che una piccola dose di 4,5 Gy di raggi X aveva inibito notevolmente la germinazione di patate. 
Da allora, con la disponibilità di centri utilizzando sorgenti di isotopi cobalto-60 e cesio-137, si sono realizzati ampi studi in molti paesi per stabilire le condizioni tecnologiche ottimali per il trattamento con radiazione di molteplici varietà di tuberi e bulbi coltivati sotto condizioni agroclimatiche variabili.

Da "Irradiación de alimentos – AA.VV. - Ed. Ricardo Molins"