Uno degli autori, Davide GIACALONE - Direttore del giornale "LA RAGIONE" ricorda del suo libro:

"S’era giovinastri, in quel 1987, quando, con Edgardo Gulotta, scrivemmo “Il seme e l’atomo”. A dire: vanno bene assieme. Figurarsi. Anche allora ci dissero venduti ai potenti, e, per averne conferma, vi basterà cercare e non trovare il libro, visto che è fallita pure la nostra minuscola casa editrice".

Con la prefazione di Giorgio LA Malfa, il libro affronta gli aspetti politici sull’energia nucleare ed il movimento ecologista che muoveva i primi passi.

Un libro che lo stesso co-autore definisce ora "Il seme è l’atomo è un reperto archeologico del 1987" che tuttavia ha sviscerato le condizioni che hanno portato al referendum italiano sul nucleare del 1987 e come l'incidente di Chernobyl abbia dato una spinta alla emotività collettiva, opportunamente cavalcata appunto dai movimenti ecologisti dell'epoca (Il sole che ride, i verdi, partito radicale).

Una attenta e puntuale analisi politica che tuttavia non ha scosso le coscienze.

La descrizione in quarta di copertina: 

"Molti commettono l'errore di identificare il problema dell'ambiente con il problema nucleare, e potrebbe sembrare che neanche noi si riesca a sfuggire a questo destino. 

Cercheremo di dimostrare che tale identificazione nasce proprio dal modo in cui alcuni movimenti Verdi hanno impostato non solo, e non tanto, la questione energetica, quanto l'intera questione della compatibilità fra lo sviluppo economico, l'aumento del benessere ed il rispetto della natura. 

è difficile trascurare il fatto che i paesi più industrializzati, quindi i più inquinati, sono proprio quelli in cui più alta è la vita media delle persone.

E già questo, ci pare, dovrebbe togliere ogni dubbio sulla compatibilità tra sviluppo economico e vita umana."

Il libro affronta la realtà dei movimenti Verdi, cercando di descrivere le origini, le motivazioni e gli obiettivi. 

E fa il punto sulla questione nucleare, al di là delle polemiche contingenti."