Terme
- Categoria: Terme
- Post: 14/11/2022
- Autore: FR e FC
Terme
Alle terme si va per le… cure termali. O per rilassarsi.
Nelle stazioni termali ci sono attività più o meno accentuate di radioattività determinata principalmente dal radon (nelle acque da bere, nei fanghi, negli aerosol da inalare).
In epoche passate, quando la radioattività andava di moda (vedere la sala 3), le stazioni termali pubblicizzavano con enfasi il fenomeno fisico.
E molti libri dell’epoca (vedere la sala 4) elencavano infinite proprietà terapeutiche delle radiazioni.
In Italia, finita la moda, l’inconscia paura della sola parola ha fatto modificare dai manifesti, da parte della direzione termale di Acqui Terme, l’indicazione dei “fanghi naturali radioattivi”: adesso sono solo “fanghi naturali” (vedere le foto).
Ma queste proprietà vengono ancora elencate anche oggi dal personale medico proprio dei bagni termali (vedi ad esempio, Merano oppure a Sirmione).
E non solo in Italia: in Austria per le caverne termali di Bad Gastein viene espressamente citata la “radonterapia”.
Ma il radon è un gas radioattivo ed è indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come una delle principali cause di tumore polmonare insieme al fumo, quindi nell’applicazione di terapie al radon è necessario valutare il beneficio dell'attenuazione del dolore rispetto al rischio che il radon comporta per il paziente (vedi Ufficio federale per la radioprotezione tedesco) .
L’efficacia della radonterapia è infatti controversa, ad esempio nel 2014 la Commissione federale della radioprotezione e della sorveglianza della radioattività Svizzera, ha pubblicato un parere sull’applicazione della radon terapia nella cura del dolore per la spondilite anchilosante in cui afferma che in assenza di evidenze sull’efficacia e considerando i rischi associati all’esposizione al radon ritiene non giustificata l’applicazione della radonterapia in Svizzera, sebbene non ne vieti l’applicazione nel caso in cui le altre terapie non siano state efficaci ed in ogni caso dietro parere medico e informazione dei rischi al paziente.
In definitiva la radioattività nelle stazioni termali, anche nelle quasi 100 località termali presenti in Italia, c’è e l’intensità dipende dalle zone dalle quali i fanghi e le acque vengono prelevate.
Tra le terme italiane con acque radioattive ricordiamo: Pré-Saint-Didier, Sirmione, Benetutti, Bormio, Caldana, Equi, Galzignano Terme, Lurisia, Latronico, Ischia, Torre Annunziata, Castellammare di Stabia, Merano e Montegrotto.