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Marguerite Catherine Perey

  • Categoria: Scienziati
  • Post: 14/03/2023
  • Autore: FLT

Marguerite Catherine Perey

C’era una giovane chimica di trent’anni che da piccola voleva fare il medico. 
La storia di Marguerite Catherine Perey assomiglia a quella di molte ragazze di campagna dell’epoca. Rimasta orfana da padre, presto in famiglia mancavano i soldi per arrivare alla laurea in medicina, e non avendo mezzi economici per frequentare l’università, Marguerite era diventata un tecnico chimico. 
Appena diciannovenne, fu convocata per un colloquio al Radium Institute, fondato da Marie Curie con la figlia Irène e il genero Frédéric Joliot, il quale reclutava studenti scegliendo tra i migliori della Scuola e proprio Perey si era distinta per la sua mente brillante. Il colloquio fu proficuo e Marguerite, qualche giorno dopo, ricevette la lettera di assunzione. Marie Curie la prese nel 1929 come sua assistente e ne curò la formazione. 
Molti anni dopo, Marguerite Perey commentò così il suo primo incontro con Marie Curie:“…entrò nella stanza come un’ombra. Era una donna vestita interamente di nero. Aveva i capelli grigi, raccolti in una crocchia, portava occhiali spessi ed era di un estremo pallore. Trasmetteva un’impressione di estrema fragilità. Pensai che fosse una segretaria, poi mi resi conto di essere alla presenza proprio di Marie Curie

Per dieci anni, i suoi compiti quotidiani furono scanditi da un meticoloso rituale: estrarre, concentrare e purificare l’attinio puro da tutti gli altri componenti del minerale grezzo di uranio, in modo che Marie Curie potesse studiare il suo decadimento.
Dopo la morte di Curie, nel 1934, Perey, dimostratasi abile ricercatrice, continuò i suoi studi sotto la supervisione del chimico francese Andre Debierne. Il 7 gennaio 1939 osservò una radiazione anomala nell'attinio che attribuì a un nuovo elemento, l'87, che inizialmente chiamò Actinium K.
I membri dell'istituto pensavano che l'avrebbe presentata come sua tesi di dottorato, proprio come aveva fatto Marie con il radio, ma il problema era che Marguerite non aveva nemmeno una laurea. 
All'Istituto decisero di toglierla da tutte le attività di laboratorio e le procurarono una borsa di studio per poter studiare alla Sorbona. Frequentò la facoltà di medicina per accedere a una laurea specialistica e poi a moduli di chimica, biologia e fisiologia che l'università ha ritenuto equivalenti a una laurea.

Nel marzo 1946, all'età di 36 anni, Marguerite presentò la sua tesi su "L'élément 87: Actinium K". L’ultima frase della tesi includeva il privilegio dello scopritore: "Il nome Francio, Fr, è proposto per il posto 87".

Disse Irène Joliot-Curie quando Marguerite finì di difendere la sua tesi: “Oggi mia madre sarebbe stata felice”.
Gli immensi sforzi della giovane chimica furono riconosciuti e acclamati dalla comunità scientifica dell’epoca: dal 1952 ricevette 5 candidature al Nobel per la Chimica e l’anno successivo venne eletta membro della “Académie des Sciences” – fu la prima donna nella storia.
Come il suo mentore, Marie Curie, e tanti altri ricercatori che lavoravano con elementi radioattivi, Marguerite sviluppò un cancro alle ossa e morì il 13 maggio 1975, all'età di 65 anni.

Fonti informative:
- https://www.ilpost.it/massimocirri/2014/01/09/giornata-mondiale-del-anche-inutile/
- https://principia.io/2022/10/19/marguerite-catherine-perey-y-el-descubrimiento-del-francio.IjE2MTgi/
- https://iris.unimore.it/retrieve/e31e124a-f683-987f-e053-3705fe0a095a/2015%20DONNA%2025-36.pdf
- https://rinconeducativo.org/es/recursos-educativos/marguerite-catherine-perey-descubridora-del-francio-y-primera-mujer-elegida/
- https://fattinonfake.federchimica.it/articolo/marguerite-perey-laltra-figlia-di-marie-curie/