Vino Uranado Pesquì
- Vino all'uranio
- Categoria: Pseudo farmaci
- Post: 20/03/2024
- Autore: FC
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Vino Uranado Pesquì
Vino all'URANIO... per la cura del diabete.
Questa era la promessa del "VINO URANE' PESQUI"; un vino definito "medicinale" e venduto in farmacie specializzate.
Questa era la promessa del "VINO URANE' PESQUI"; un vino definito "medicinale" e venduto in farmacie specializzate.
Anche in Italia (a Torino esisteva un deposito di questo prodotto).
Si trattava di una bevanda a base di vino Bordeaux nella quale era aggiunto nitrato di Uranio.
Si trattava di una bevanda a base di vino Bordeaux nella quale era aggiunto nitrato di Uranio.
Il quotidiano "La Stampa" di Torino, già nel marzo 1913 lo pubblicizzava in forma ridotta.
L'idea di trattare il diabete con il nitrato di uranio nasce nel 1851 seguendo i principi della omeopatia (della radioattività non si sapeva nulla e i danni a lungo termine erano ancora sconosciuti).
Fu un farmacista francese a seguire l'onda del "vino medicinale" che in quell'epoca spopolava, per promuovere appunto questo prodotto commerciale.
Colui che invece diede lo slancio commerciale fu Alexandre Edmond Pesqui che cominciò in Francia la sua attività produttiva nel 1887 quando non era neppure laureato (divene farmacista nel 1919).
Si trasferì successivamente in Spagna dove continuò l'attività produttiva e commerciale con il VINO URANE PESQUI".
In poco tempo, il vino fu considerato il trattamento antidiabetico per eccellenza e le pubblicità sempre più presenti.
L'idea di trattare il diabete con il nitrato di uranio nasce nel 1851 seguendo i principi della omeopatia (della radioattività non si sapeva nulla e i danni a lungo termine erano ancora sconosciuti).
Fu un farmacista francese a seguire l'onda del "vino medicinale" che in quell'epoca spopolava, per promuovere appunto questo prodotto commerciale.
Colui che invece diede lo slancio commerciale fu Alexandre Edmond Pesqui che cominciò in Francia la sua attività produttiva nel 1887 quando non era neppure laureato (divene farmacista nel 1919).
Si trasferì successivamente in Spagna dove continuò l'attività produttiva e commerciale con il VINO URANE PESQUI".
In poco tempo, il vino fu considerato il trattamento antidiabetico per eccellenza e le pubblicità sempre più presenti.
Si vendeva in bottiglie marroni da 750 cc con una etichetta completa di istruzioni per l'assunzione e la raccomandazione di diffidare delle imitazioni che potevano risultare molto pericolose per l’acquirente.
La commercializzazione non era solo locale: lo si trovava anche in Francia, Egitto, Turchia, Brasile, Messico, Argentina, Venezuela, Stati Uniti.
La confezione era corredata da un opuscolo scritto in lingua francese e dal titolo "trattamento con il vino urané Pesqui".
Il vino "uranato" fu prodotto e commercializzato sino al 1967: le nuove normative sull'utilizzo e commercio di materiale radioattivo erano sempre più stringenti e la ricerca medica (con l'insulina) decretò la fine della Pasquì.
Le bottiglie (vuote) di vino Pasquì sono oggetto di collezione e si possono ancora trovare in negozi specializzati
La storia ci ha confermato che il nitrato di uranio, sicuramente non è in grado di curare alcuna forma di diabete ed è anche molto pericoloso.
La commercializzazione non era solo locale: lo si trovava anche in Francia, Egitto, Turchia, Brasile, Messico, Argentina, Venezuela, Stati Uniti.
La confezione era corredata da un opuscolo scritto in lingua francese e dal titolo "trattamento con il vino urané Pesqui".
Il vino "uranato" fu prodotto e commercializzato sino al 1967: le nuove normative sull'utilizzo e commercio di materiale radioattivo erano sempre più stringenti e la ricerca medica (con l'insulina) decretò la fine della Pasquì.
Le bottiglie (vuote) di vino Pasquì sono oggetto di collezione e si possono ancora trovare in negozi specializzati
La storia ci ha confermato che il nitrato di uranio, sicuramente non è in grado di curare alcuna forma di diabete ed è anche molto pericoloso.
Ma questa storia ha un fascino particolare.
Fonti