Dario BRESSANINI
Editore: Chiarelettere - Pagine: 325
Anno prima edizione: 3/20134 - ISBN: 978-88-6190-434-7
Anno prima edizione: 3/20134 - ISBN: 978-88-6190-434-7
Ho acquistato il libro perché attratto (e ingannato) dal titolo del primo capitolo “gli spaghetti radioattivi e la frutta al nucleare”.
Ma ho sbagliato!
L’argomento trattato non riguardava l’irraggiamento degli alimenti; tuttavia, mai errore fu più gradito.
Il sottotitolo è “la verità su ciò che mangiamo - i pregiudizi, gli interessi, i miti, le paure”
Il libro è bello e molto interessante, scorrevole e, come piace a noi di RPO, pieno di passione.
Con saggezza e competenza, Bressanini mi ha accompagnato a visitare un mondo assai chiacchierato, molto dibattuto ma poco conosciuto: quello dei cibi-OGM (Organismi Geneticamente Modificati o come meglio li definisce l’autore, Organismi Giornalisticamente Modificati).
In genere, per curiosità professionale, in qualsiasi parte del mondo io mi possa trovare, vado (o mando gli amici e conoscenti in viaggio) nei supermercati alla ricerca di confezioni di alimenti irraggiati e che presentino il simbolo “RADURA” (difficilissimo da trovare!) ma immancabilmente incappo sempre nelle più svariate definizioni e confezioni dei prodotti BIO.
Questo libro mi ha aiutato a costruire ed esprimere una opinione sui BIO e sugli OGM: quello che dovrebbero fare tutti i libri.
In “Pane e Bugie”, niente demagogia e tante riscontrabili nozioni tecniche e scientifiche.
Intrigante ma assai reale l’aforisma di copertina di B. Disraeli “Ci sono tre tipo di bugie: le bugie, le dannate bugie e le statistiche”.
Insomma, nel libro si parla poco o niente di radiazioni ionizzanti o di radioattività e quindi questa recensione non dovrebbe stare in questo sito, ma abbiamo comunque deciso di esporlo perché l’obiettivo perseguito è il medesimo che si tratti di cibi OGM o di radiazioni: sfatare le leggende che demonizzano la tecnologia e provare a raccontare la realtà consentendo ai lettori di crearsi una propria idea ed opinione.
Anche qui leggerete di schiere di “esperti” che affermano di produzioni di fragole-pesce, di mercati sconvolti, di politici (anche italiani!) che riferiscono di decine di decessi, di paesi che cessano di importare prodotti (che non sono mai esistiti!) alimentari OGM.
Così tornerà in voga il SARCHIAPONE di W.Chiari!
Ecco un breve passaggio del libro: “spesso i gruppi ambientalisti mostrano gravi lacune nella conoscenza delle tematiche scientifiche di cui si occupano, ma possiedono ottime capacità di comunicazione che
consentono loro di creare slogan efficaci, doti di cui gli scienziati sono purtroppo drammaticamente carenti”.
E continua proponendo un importante documento prodotto dell’Osservatorio di Pavia… “l’informazione, che dovrebbe essere scientifica e quindi obiettiva per definizione, si riduce invece a essere mera portavoce dello scontro ideologico tra opposte fazioni pro o contro le agrobiotecnologie. Un’informazione che non informa sul tema, ma soltanto sulle opinioni intorno al tema, senza peraltro che queste vengano adeguatamente motivate”.
Un libro da leggere, anche per imparare a come comunicare; forse, dopo averlo letto, non acquisterete più i giornali!
Ma ho sbagliato!
L’argomento trattato non riguardava l’irraggiamento degli alimenti; tuttavia, mai errore fu più gradito.
Il sottotitolo è “la verità su ciò che mangiamo - i pregiudizi, gli interessi, i miti, le paure”
Il libro è bello e molto interessante, scorrevole e, come piace a noi di RPO, pieno di passione.
Con saggezza e competenza, Bressanini mi ha accompagnato a visitare un mondo assai chiacchierato, molto dibattuto ma poco conosciuto: quello dei cibi-OGM (Organismi Geneticamente Modificati o come meglio li definisce l’autore, Organismi Giornalisticamente Modificati).
In genere, per curiosità professionale, in qualsiasi parte del mondo io mi possa trovare, vado (o mando gli amici e conoscenti in viaggio) nei supermercati alla ricerca di confezioni di alimenti irraggiati e che presentino il simbolo “RADURA” (difficilissimo da trovare!) ma immancabilmente incappo sempre nelle più svariate definizioni e confezioni dei prodotti BIO.
Questo libro mi ha aiutato a costruire ed esprimere una opinione sui BIO e sugli OGM: quello che dovrebbero fare tutti i libri.
In “Pane e Bugie”, niente demagogia e tante riscontrabili nozioni tecniche e scientifiche.
Intrigante ma assai reale l’aforisma di copertina di B. Disraeli “Ci sono tre tipo di bugie: le bugie, le dannate bugie e le statistiche”.
Insomma, nel libro si parla poco o niente di radiazioni ionizzanti o di radioattività e quindi questa recensione non dovrebbe stare in questo sito, ma abbiamo comunque deciso di esporlo perché l’obiettivo perseguito è il medesimo che si tratti di cibi OGM o di radiazioni: sfatare le leggende che demonizzano la tecnologia e provare a raccontare la realtà consentendo ai lettori di crearsi una propria idea ed opinione.
Anche qui leggerete di schiere di “esperti” che affermano di produzioni di fragole-pesce, di mercati sconvolti, di politici (anche italiani!) che riferiscono di decine di decessi, di paesi che cessano di importare prodotti (che non sono mai esistiti!) alimentari OGM.
Così tornerà in voga il SARCHIAPONE di W.Chiari!
Ecco un breve passaggio del libro: “spesso i gruppi ambientalisti mostrano gravi lacune nella conoscenza delle tematiche scientifiche di cui si occupano, ma possiedono ottime capacità di comunicazione che
consentono loro di creare slogan efficaci, doti di cui gli scienziati sono purtroppo drammaticamente carenti”.
E continua proponendo un importante documento prodotto dell’Osservatorio di Pavia… “l’informazione, che dovrebbe essere scientifica e quindi obiettiva per definizione, si riduce invece a essere mera portavoce dello scontro ideologico tra opposte fazioni pro o contro le agrobiotecnologie. Un’informazione che non informa sul tema, ma soltanto sulle opinioni intorno al tema, senza peraltro che queste vengano adeguatamente motivate”.
Un libro da leggere, anche per imparare a come comunicare; forse, dopo averlo letto, non acquisterete più i giornali!