di Gianluca Riccio
Sono proprio brutte notizie: se avevate in mente una vacanza o un semplice viaggio di affari sulla luna, annullatelo!
Se l'articolo non dice bugie (sic!) c'è proprio da preoccuparsi: non tanto della mancanza di ossigeno e di acqua e ... ma delle radiazioni
Leggiamo l'articolo (del 26 settembre 2020):
Brutte notizie sulla Luna: è radioattiva. Molto.
I dati dalla sonda lunare Chang'e 4 non sono confortanti. Le notizie dalla Luna sono chiare: è radioattiva. Molto radioattiva.
Per la prima volta, ha riferito ieri la CNN, gli scienziati affermano di aver accertato quanto esattamente sia radioattiva la Luna. Una scoperta che potrebbe avere molte serie implicazioni per il futuro dei viaggi spaziali umani.
I nuovi dati ci arrivano tutti dal rover cinese Chang’e 4. Ci mostrano brutte notizie: la Luna è molto, molto più radioattiva di quanto pensassimo.
Le radiazioni sulla superficie lunare sono molto superiori a quelle con cui si ha a che fare sulla Terra o persino sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Ma è ancora probabilmente un livello per il quale una certa esposizione, per la durata limitata di un viaggio sulla Luna, potrebbe ancora non essere letale.
Gli esperti si sono affrettati a contestualizzare la scoperta. Quanto è radioattiva la Luna?
La superficie della Luna emette 1.369 microsievert di radiazioni.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science Advances.
“I livelli di radiazione che abbiamo misurato sulla Luna sono circa 200 volte superiori a quelli sulla superficie della Terra e da 5 a 10 volte superiori a quelli di un volo da New York a Francoforte”. A dirlo è il fisico dell’Università di Kiel Robert Wimmer-Schweingruber.
Robert ha lavorato con grande scrupolo e attenzione a questa ricerca, e i risultati sono duri da digerire.
“Poiché gli astronauti sarebbero esposti a questi livelli di radiazioni più a lungo dei passeggeri o dei piloti sui voli transatlantici,” dice, “questa è un’esposizione considerevole”.
Sebbene la CNN riferisca che gli astronauti dell’Apollo abbiano portato con sé attrezzature per misurare il livello di radiazione sulla luna, i dati non sono mai tornati sulla Terra.
Ora, tuttavia, mentre la NASA pianifica le sue missioni Artemis con l’obiettivo di rimandare gli astronauti sulla Luna, è prezioso sapere con cosa avranno a che fare i futuri astronauti quando torneranno.
E se sono brutte notizie quelle sulla Luna, meglio conoscerle prima possibile.
I nostri commenti:
Non è importante sapere che probabilmente nessuno di noi, almeno a breve termine, potrà andare sulla luna ne per un viaggetto, ne per colonizzare il satellite (o pianeta).
Il dato dosimetrico riportato (1369 microSievert) dovrebbe avere anche una unità di tempo: ogni ora? ogni giorno?
E' un fattore importante perché tutta la filosofia della radioprotezione si basa proprio sul concetto di "rateo": quanta dose nell'unità di tempo.
E' come dire che una persona in bicicletta viaggiava a 300 km. Al secondo? all'ora? al giorno?
Lo stesso principio vale se visto al contrario: Una persona ha camminato per 300 km. In un giorno? in un anno?
Se i 1369 microSievert sono un valore orario, allora è un valore ragguardevole e può essere pericoloso in funzione del tempo passato o passabile da un astronauta sulla superficie lunare.
Tuttavia l'articolo dice che i valori sono circa 200 volte superiori a quelli sulla terra: dunque l'autore dell'articolo considera che sulla terra ci sono circa 7 microSievert che è una valore che se viene considerato come "in un'ora" è fasullo: il fondo naturale medio sulla superficie terrestre è inferiore a 1 microSievert/h.
Anche il valore riportato per un volo NY-Francoforte (8 ore di volo - circa 150 microSievert) è molto superiore a quello che realmente si può desumere dal sito ufficiale della FAA (Federal Aviation Administration) che invece valuta una dose assorbita inferiore a 30 microSievert.
Ed è anche fuorviante il paragone tra gli astronauti e i passeggeri e i piloti dei voli transatlantici. Questi ultimi pilotano gli aerei più volte in un anno mentre gli astronauti fanno voli occasionali.
E se infine il valore di 1369 microSievert si riferisce alla singola missione spaziale, allora l'articolo è più allarmistico di quanto si possa pensare: il nostro semplice "vivere" sulla terrà comporta a ognuno di noi una dose media annua di 2400-3000 microSievert.
Senza che questo influenzi in modo particolare la nostra vita e la nostra salute.