La radioluminescenza
Radioluminescenza (Ascolta il podcast in "allegato")
La radioluminescenza, fenomeno per cui la luce è prodotta in un materiale dal bombardamento con radiazioni ionizzanti come le particelle beta, viene utilizzata come sorgente di luce a basso livello per l'illuminazione notturna di strumenti o insegne o altre applicazioni in cui la luce deve essere prodotta per lunghi periodi senza fonti di energia esterne.
La vernice radioluminescente è utilizzata per dipingere le lancette e i quadranti degli orologi, consentendo loro di essere letti al buio.
Meccanismo
il materiale radioattivo utilizzato non produce luce ma con un complesso meccanismo atomico genera un fotone che alimenta in continuo il fosforo con cui è miscelata la sostanza radioattiva.
E' il fosforo che genera la luminosità ed è la sostanza radioattiva a dare energia costante (invisibile all'occhio umano) al fosforo che rilascia luce di un particolare colore quando colpita dalla particella.
Si è sempre usato trizio (H3) e Radio (Ra226) quali sostanze radioattive per l'utilizzo commerciale di sorgenti luminose radioluminescenti.
Il H3 è utilizzato sui quadranti degli orologi da polso, sui mirini delle armi e nella segnaletica di sicurezza (ad esempio per individuare le uscite di sicurezza).
Il gas trizio è contenuto in un piccolo tubo di vetro, rivestito all'interno con fosforo.
Le particelle beta emesse dal trizio colpiscono le molecole di fosforo e le inducono a fluorescenza, che emette la luce, generalmente di colore giallo-verde.
Il H3 non è pericoloso per la salute dell'uomo; le particelle vengono emesse con una energia di 5,7 keV e non sono in grado di attraversare il vetro dell'orologio che le racchiude. Non sono comunque in grado di penetrare la pelle.
La radioluminescenza, fenomeno per cui la luce è prodotta in un materiale dal bombardamento con radiazioni ionizzanti come le particelle beta, viene utilizzata come sorgente di luce a basso livello per l'illuminazione notturna di strumenti o insegne o altre applicazioni in cui la luce deve essere prodotta per lunghi periodi senza fonti di energia esterne.
La vernice radioluminescente è utilizzata per dipingere le lancette e i quadranti degli orologi, consentendo loro di essere letti al buio.
Meccanismo
il materiale radioattivo utilizzato non produce luce ma con un complesso meccanismo atomico genera un fotone che alimenta in continuo il fosforo con cui è miscelata la sostanza radioattiva.
E' il fosforo che genera la luminosità ed è la sostanza radioattiva a dare energia costante (invisibile all'occhio umano) al fosforo che rilascia luce di un particolare colore quando colpita dalla particella.
Si è sempre usato trizio (H3) e Radio (Ra226) quali sostanze radioattive per l'utilizzo commerciale di sorgenti luminose radioluminescenti.
Il H3 è utilizzato sui quadranti degli orologi da polso, sui mirini delle armi e nella segnaletica di sicurezza (ad esempio per individuare le uscite di sicurezza).
Il gas trizio è contenuto in un piccolo tubo di vetro, rivestito all'interno con fosforo.
Le particelle beta emesse dal trizio colpiscono le molecole di fosforo e le inducono a fluorescenza, che emette la luce, generalmente di colore giallo-verde.
Il H3 non è pericoloso per la salute dell'uomo; le particelle vengono emesse con una energia di 5,7 keV e non sono in grado di attraversare il vetro dell'orologio che le racchiude. Non sono comunque in grado di penetrare la pelle.
Il H3 è pericoloso in caso di contaminazione e quindi in particolare se ingerito o inalato. Tuttavia se il H3 dovesse disperdersi nell'ambiente, si diluirebbe a valori irrisori.
Il trizio ha un tempo di dimezzamento di 12,3 anni; ciò vuol dire che la "quantità" di H3 si dimezza ogni 12 anni e in proporzione anche la sua luminosità.
Storicamente veniva utilizzato il Ra226: una miscela di radio drogato con solfuro di zinco era utilizzata per dipingere i quadranti degli orologi producendo luminosità.
Le vernici luminescenti a base di radio non sono più utilizzate ma si possono ancora ritrovare su orologi, sveglie e quadranti prodotti sino agli anni 60.
(parzialmente tratta da Wikipedia)
Il trizio ha un tempo di dimezzamento di 12,3 anni; ciò vuol dire che la "quantità" di H3 si dimezza ogni 12 anni e in proporzione anche la sua luminosità.
Storicamente veniva utilizzato il Ra226: una miscela di radio drogato con solfuro di zinco era utilizzata per dipingere i quadranti degli orologi producendo luminosità.
Le vernici luminescenti a base di radio non sono più utilizzate ma si possono ancora ritrovare su orologi, sveglie e quadranti prodotti sino agli anni 60.
(parzialmente tratta da Wikipedia)