Premio Nobel per la fisica e scopritore della radioattività.
Antoine Henri Becquerel discendeva da una famiglia con una grande tradizione scientifica: suo nonno, Antoine César, era un fisico cosi come suo padre, Aleksander Edmond. Questa passione è stata trasmessa a Antoine che, fin da piccolo, amava andare nel laboratorio del padre ad assistere ai suoi esperimenti.
Nel 1874 sposò Lucie Marie Zoè Jamin, che morì l'anno seguente mentre dava alla luce il figlio primogenito della coppia, Jean Antoine. Lucie aveva solo 20 anni quando morì ed era figlia di Jules Jamin, professore di fisica di Becquerel all'école Polytechnique. Nel 1890, Antoine sposò Louise Désirée Lorieux.
Gli studi di Becquerel aprirono il campo alle ricerche sui corpi radioattivi e sulla radioattività, che hanno portato a una revisione dei concetti chimici, specialmente sulla struttura dell'atomo. Ma continuando a studiare la radioattività, Becquerel ne scopre anche i danni. E lo fa sulla sua pelle, procurandosi bruciature e ulcere. A soli 55 anni il fisico francese Becquerel, muore nel maniero di Castel Pen, proprietà della famiglia della moglie Louise a Le Croisic, nel dipartimento francese della Loira Atlantica, in Bretagna.
In onore a Becquerel se è battezzato la unità di misura di attività radioattiva nel Sistema Internazionale di Unità: il becquerel.
Anche a lui fu intitolata la specie minerale dei colori dal giallo al bruno, che contiene un'alta percentuale di uranio, e che si estrae a Kasolo, nel Congo: la becquerelite; così come in suo onore si ha nominato un cratere d’impatto nella Luna e un cratere d’impatto nel pianeta Marte.
Con Marie e Pierre Curie, Becquerel condivide nel 1903 il Nobel assegnato “in riconoscimento agli straordinari servizi resi dalla sua scoperta della radioattività naturale”.
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