Gli stuzzicadenti vengono generalmente creati dal legno di bambù, di betulla e di pino. Una volta realizzati dai macchinari, va da se che non possono essere utilizzati tal quali per la funzione per cui sono stati creati, ma devono essere opportunamente sterilizzati. La sterilità non può essere concretizzata con ETO (ossido di etilene) o altri prodotti chimici poiché potrebbero essere “assorbiti” dal legno stesso, e neppure sottoposti a trattamento termico (danneggerebbe il legno deformandolo). Pertanto le radiazioni ionizzanti sono l’unica garanzia per ottenere prodotti sterili che non diano problemi sanitari allorché vengono introdotti in bocca.
Il legno costituente il prodotto può presentare agenti microbiologici che potrebbero quindi depositarsi negli spazi interdentali o interagire con lo smalto dei denti. Le confezioni di stuzzicadenti di tipo “familiare” (100 o più stuzzicadenti per confezione) perdono la loro sterilità non appena vengono aperte, ma il processo di decomposizione del legno viene comunque fermato dal trattamento con le radiazioni ionizzanti. Per le confezioni di stuzzicadenti singoli (normalmente impiegati negli esercizi di ristorazione) l’efficacia del trattamento con radiazioni ionizzanti è assoluta e gli utilizzatori hanno la garanzia di usare un prodotto sterile. Si sottopongo gli stuzzicadenti a dosi fino a 10 kGy.