Vengono utilizzate dosi di irraggiamento da 1 a 10 kGy.
L'irraggiamento di semi, piante e cibi permette di migliorare le produzioni e garantisce maggiore sicurezza alimentare.
L’utilizzo delle radiazioni ionizzanti in ambito agroalimentare rappresenta una tecnica sostenibile, sicura e che evita sprechi. Le radiazioni sono utilizzate per il controllo di specie infestanti, produzione di packaging sostenibile e trattamento delle acque.
Questa tecnologia è da anni suggerita, supportata e regolamentata dalle più importanti ed autorevoli organizzazioni mondiali del settore, quali la World Health Organisation (WHO), la Food and Agriculture Organisation (FAO), la International Atomic Energy Agency (IAEA) e la European Food Safety Authority (EFSA).
(da foodhubmagazine)
L'esposizione alle radiazioni causa una vasta gamma di effetti sui semi. E' stato riscontrato che le radiazioni non influiscono solo sul potenziale di germinazione e sulle qualità reali delle piantine germinate (come la lunghezza delle radici e dei germogli), dove il potenziale di germinazione è la percentuale di semi che hanno germinato complessivamente e il tempo di germinazione rispetto a quando è stato piantato il seme.
Le radiazioni non influiscono solo sulla quantità di piantine, ma anche sulla qualità di esse.
Piante e semi sono molto più resistenti alle radiazioni rispetto ad altri esseri viventi. Ad esempio, la dose più piccola menzionata nel documento è più di 20 volte quella necessaria per uccidere un animale vertebrato.
Anche a livelli di radiazioni 200 volte la dose richiesta per uccidere una persona, alcuni semi germinavano ancora.
Mentre la ricerca ha mostrato chiaramente che le radiazioni hanno un grande impatto sia sulla quantità che sulla qualità delle piantine, è stato anche dimostrato che le radiazioni hanno un impatto diverso su diverse varietà di semi.
C'è stata una ricerca dedicata a determinare come aumentare la durata di conservazione di varie piante e germogli attraverso l'uso delle radiazioni.
Ogni tipo di seme e germoglio ha un diverso livello di irraggiamento approvato, con l'obiettivo finale della sicurezza del consumatore.
(da Stanford)