La leggenda dell’ombretto radioattivo

da un articolo di Sofia Lincos  

Nel 2005, il fotografo giapponese Yoshio Itagaki ha dedicato una serie di scatti riferiti alle leggende metropolitane. 
Sul suo sito, potete vedere quelle scelte per il progetto, che viene presentato così:
Ci sono poi delle leggende giapponesi come quella, particolarmente interessante del "Ombretto radioattivo", descritta così:

"Uno scienziato nucleare ha ucciso sua moglie dopo che questa aveva avuto una relazione col vicino. 
Lo scienziato ha sostituito l'ombretto della moglie con un composto di uranio, fino a portare alla morte di quest’ultima per avvelenamento da radiazioni."
La leggenda è abbastanza sconosciuta in Italia, ma sembra ricalcare storie diffuse in tutto il mondo di vendette da parte di uomini o donne traditi. 

Nella maggior parte delle versioni, la storia dell’ombretto radioattivo era raccontata così:

"Helena Simms, moglie del famoso scienziato nucleare americano Harold Simms, è stata uccisa dal marito dopo aver avuto una relazione con il vicino. 
Per tre mesi Harold ha sostituito l'ombretto di Helena con un composto di uranio altamente radioattivo, fino alla sua morte per avvelenamento da radiazioni. 
Sebbene abbia sofferto di numerosi sintomi, tra cui la perdita totale dei capelli, lividi sulla pelle, cecità, nausea estrema e persino un lobo dell'orecchio caduto, la vittima non è mai andata allo studio di un medico o in un ospedale per un controllo."

In questa versione (in cui l’autenticità della notizia sembra garantita dall’apparente ricchezza di dettagli) l’assassino ha un nome, il che rende ovviamente molto più semplice un fact-checking (no, non esiste nessun “famoso scienziato” di nome Harold Simms).