Chi, della generazione passata non ha sfogliato le pagine dei fumetti settimanali come "il monello" o "lancio story" o "l'intrepido", non può comprendere i sogni proibiti degli adolescenti di allora.
La pubblicità che compariva tra le pagine era chiara: gli occhiali a raggi x vi permettono di guardare, non visti, attraverso i vestiti delle persone.
E in un'epoca in cui le gonne erano ancora sotto il ginocchio, questa misteriosa e innovativa tecnologia trasgressiva, anche corroborata dai termini "raggi x", ha solleticato i desideri di molti giovani.
Il prezzo equivalente odierno di questi oggetti sarebbe di circa 8 € ma per l'economia di allora, 8000 £ non erano poche, lasciando così al solo appannaggio degli adulti la possibilità di acquisto.
Oltre a ciò, il pacco acquistato con all'interno i miracolosi occhiali, non veniva recapitato in forma anonima: "CONTIENE OCCHIALI A RAGGI X", esponendo gli acquirenti alle critiche dei vicini moralisti.
Se la tecnologia dei raggi x fosse stata conosciuta, nessuno li avrebbe comprati ben sapendo che non potevano assolvere alle promesse manifestate.
Erano occhiali di cartone, con "lenti" di cartone e due piccolissimi fori centrali che costringevano chi li indossava, ad "ammiccare" gli occhi illudendosi di vedere le forme del corpo.
Nessuna nudità.
Dunque una vera "bufala".
Eravamo indecisi se posizionare questo oggetto e articolo negli oggetti di culto o di DISinformazione o nelle curiosità.
In qualsiasi caso i raggi x non c'entrano nulla ma ancora una volta, questi oggetti di sicuro vintage, dimostrano inequivocabilmente che, come per molti oggetti del passato, era sufficiente aggiungere i "giusti termini" (raggi x) per creare l'alone di mistero.
Alla faccia di chi c'è cascato.