Uranio impoverito nelle ali degli aerei
Ci sono molte leggende che vogliono attribuire ai velivoli di linea di scaricare elementi chimici durante il loro attraversamento sul deserto o sugli oceani.
Non lo sappiamo e non è nostra materia.
Ma la presenza di Uranio impoverito (Uranio depleto = Udep) nelle ali degli aerei non è una leggenda bensì realtà.
Da “Repubblica”: “L'Uranio impoverito viene usato anche negli aerei di linea per stabilizzare i velivoli, soprattutto nelle ali e nella coda. Pesante e "compatto" e per nulla costoso come è, l'Uranio impoverito può essere sistemato a blocchi per appesantire l'aereo.”
Il motivo è semplice e non c’è nessun complotto antiecologista o antinucleare:
L'Uranio impoverito è un sottoprodotto del procedimento di arricchimento dell'Uranio.
La miscela di 235U e 238U, con arricchimento maggiore in 235U della concentrazione naturale (0,7110%), costituisce l'Uranio arricchito utilizzato come combustibile nelle centrali nucleari e come principale elemento detonante nelle armi nucleari.
Il materiale rimanente del processo consiste principalmente in 238U, che ha una minore attività specifica dell'Uranio naturale.
Il termine è una traduzione dall'inglese depleted Uranium, che a volte viene tradotto gergalmente con il termine Uranio depleto.
Da 12 kg di Uranio naturale si ottengono all'incirca 1 kg di Uranio arricchito al 5% di 235U e 11 kg di Uranio impoverito. (da wikipedia)
Quindi l’Udep è un sottoprodotto di scarsa utilità e scarso valore, con una elevata densità (pesantissimo) e per questi motivi si impiega come contrappeso (zavorra) nelle ali di alcuni velivoli di linea. Ad es. un Boing 747 può contenere da 400 a 1500 kg di Udep.
La radioattività dell’Udep è molto debole e nell’impiego appena descritto non costituisce alcun problema per i piloti e i passeggeri: la struttura esterna contenitiva dell’ala è assolutamente sufficiente a contenere le radiazioni emesse.