Ali di un Boeing 747

Uranio impoverito nelle ali degli aerei

Ci sono molte leggende che vogliono attribuire ai velivoli di linea di scaricare elementi chimici durante il loro attraversamento sul deserto o sugli oceani.
Non lo sappiamo e non è nostra materia.
Ma la presenza di Uranio impoverito (Uranio depleto = Udep) nelle ali degli aerei non è una leggenda bensì realtà.

Da “Repubblica”: “L'Uranio impoverito viene usato anche negli aerei di linea per stabilizzare i velivoli, soprattutto nelle ali e nella coda. Pesante e "compatto" e per nulla costoso come è, l'Uranio impoverito può essere sistemato a blocchi per appesantire l'aereo.”

Il motivo è semplice e non c’è nessun complotto antiecologista o antinucleare:
L'Uranio impoverito è un sottoprodotto del procedimento di arricchimento dell'Uranio. 
La miscela di 235U e 238U, con arricchimento maggiore in 235U della concentrazione naturale (0,7110%), costituisce l'Uranio arricchito utilizzato come combustibile nelle centrali nucleari e come principale elemento detonante nelle armi nucleari. 
Il materiale rimanente del processo consiste principalmente in 238U, che ha una minore attività specifica dell'Uranio naturale. 
Il termine è una traduzione dall'inglese depleted Uranium, che a volte viene tradotto gergalmente con il termine Uranio depleto. 
Da 12 kg di Uranio naturale si ottengono all'incirca 1 kg di Uranio arricchito al 5% di 235U e 11 kg di Uranio impoverito. (da wikipedia)

Quindi l’Udep è un sottoprodotto di scarsa utilità e scarso valore, con una elevata densità (pesantissimo) e per questi motivi si impiega come contrappeso (zavorra) nelle ali di alcuni velivoli di linea. Ad es. un Boing 747 può contenere da 400 a 1500 kg di Udep.

La radioattività dell’Udep è molto debole e nell’impiego appena descritto non costituisce alcun problema per i piloti e i passeggeri: la struttura esterna contenitiva dell’ala è assolutamente sufficiente a contenere le radiazioni emesse.