La ghiaia è quel tipo di materiale inerte, non friabile, non idrosolubile (come invece è, ad esempio, il gesso), che, provenendo dalla frantumazione di roccia compatta per azione naturale, ha subìto un'ulteriore azione meccanica abrasiva da parte di acqua e ghiaccio, con conseguente arrotondamento degli spigoli e dei bordi (ciottolo).
In mancanza di questa azione abrasiva, si hanno spigoli acuti, ed il materiale si denomina pietrisco.
Per come avviene la formazione della ghiaia, essa presenta una buona resistenza al gelo e a compressione.
La pericolosità di un dato materiale da costruzione dipende anche da come esso viene adoperato, cioè come materiale strutturale o di rivestimento e di posizione cioè utilizzato per ambienti interni o realizzazioni all’esterno. In particolare, nel secondo caso l’esposizione a radiazioni ionizzanti per la popolazione risulta inferiore.
Nella tabella seguente sono riportati i valori della concentrazione dei principali radionuclidi naturali in alcuni materiali da costruzione normalmente utilizzati in Italia.
Materiali da costruzione | Ra-226Bq/kg | Th-232Bq/kg | K-40Bq/kg | |||
Ghiaia | 15 | 11-21 | 14 | 13-16 | 157 | 100-248 |
La radioattività contenuta nei materiali da costruzione è responsabile per una frazione variabile tra il 20% e il 50% della dose riferibile al fondo naturale delle radiazioni.
Tale radioattività dà luogo a due contributi di dose: la dose gamma esterna e la dose alfa interna legata all’ emanazione e all’accumulo del Radon.
Se si include anche il contributo dovuto alla radioattività presente nel sottosuolo la frazione di dose dovuta alla radiazione gamma e alfa supera il 70% del fondo naturale.
Fonti:
- https://www.radon.it/it/la-misura-della-concentrazione-di-elementi-radioattivi-in-materiali-da-costruzione/
- https://www.sardegnaricerche.it/documenti/13_143_20090217154817.pdf
- Wikipedia