Pro o contro la bomba atomica

Autore: Elsa Morante
Editore ‏ : ‎ Adelphi (1 giugno 1987)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 170 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8845902463
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8845902468 

Il saggio Pro o contro la bomba atomica risale a una dibattuta conferenza che Elsa Morante tenne a Torino e a Roma nel 1965 e che uscì poi postumo con altri scritti in un volume omonimo curato da Cesare Garboli nel 1987. l'Università di Bologna e un post doc triennale nel medesimo ateneo.

Risvolto: Chiunque abbia conosciuto Elsa Morante ricorda la straordinaria forza delle sue convinzioni: nette, drastiche, estreme, nemiche acerrime di ogni mezza misura. Ma finora i lettori dovevano ricavare l’impressione di questa forza attraverso l’opera narrativa della Morante. Oggi, con questo libro, ci possiamo avvicinare ai suoi testi saggistici, che sembrano vibrare ancora della sua voce. Alcuni toccano temi ardui, come la celebre conferenza Pro o contro la bomba atomica, che a distanza di anni appare ancor più illuminata, o il saggio sul romanzo, dove la Morante racchiude in poche pagine la sua idea di letteratura. O le pagine su Saba. O le mirabili riflessioni sul Beato Angelico. In questi saggi il tema centrale è il rapporto dell’artista con la realtà: e la bomba atomica vi appare come emblema di una generale impresa di disintegrazione della realtà, che contrassegna il nostro tempo.
Altri testi, poi, fino a oggi noti a pochissimi, si presentano con aria più frivola e leggera – e rivelano quel lato di gioco di grande eleganza che apparteneva alla Morante ed è una delle sue sfaccettature più segrete. Si tratta della prosa su Piazza Navona, o degli articoli pubblicati sul «Mondo» di Pannunzio, veri gioielli di acutezza e ironia. Soltanto Elsa Morante avrebbe potuto ricondurre il personaggio di Čičikov, protagonista delle Anime morte di Gogol’, all’archetipo di Achille, semplicemente sulla base del suo modo di soffiarsi il naso. Il saggio di Cesare Garboli, che introduce il volume, ci offre la più penetrante lettura fino a oggi dell’opera della Morante, nel segno di una perenne tensione fra la pesanteur e la grazia, secondo i termini di Simone Weil.


Fuori catalogo

da Biblioteca privata Franco CIOCE