Sulla “Domenica del Corriere” del 2 maggio 1954 compariva pubblicata la seguente notizia:
Il contatore di Geiger dirà quanto latte la mucca farà
Alcuni esperti di un istituto zootecnico americano sono giunti ad una scoperta che potrà rivoluzionare il mondo bovino.
Essi hanno accertato che facendo assorbire a una vitella o a una manza una certa quantità di iodio radioattivo mescolato al foraggio, sarà possibile sapere se esse saranno buone produttrici di latte.
All'altezza della tiroide della futura muccherella si applica un contatore di Geiger, strumento che serve per misurare l'intensità delle radiazioni atomiche.
Sotto l'azione dello iodio quella ghiandola emetterà radiazioni tanto più intense quanto maggiore sarà la quantità di latte che la bestia esaminata darà un giorno.
Se la reazione è negativa nessuna buona speranza per il domani della manza.
Di questa attività non c’è alcun riscontro né da informazioni statunitensi e neppure da aspetti scientifici.
Di sicuro è (o è stata) una pratica non giustificabile sotto alcun profilo etico e scientifico.
E non è comprensibile il legame che poteva esserci tra lo iodio introdotto e assorbito e la quantità di latte prodotto.
Da qui la decisione di inserire la notizia nelle “leggende”.