Radioattive?
Ieri mi ha chiamata una amica, spaventatissima! Il suo dentista di fiducia le ha proposto una corona in Zirconia per rimpiazzare un dente malandato, ma qualcuno le ha sconsigliato tale scelta perché “pare” che la Zirconia sia radioattiva.
Vediamo di capire meglio la questione.
La zirconia identifica una classe di composti a base di biossido di zirconio (ZrO2), derivanti dallo Zirconio metallico molto abbondante nella crosta terrestre. Lo Zircone (ZrSiO4) è il minerale che, insieme a leghe di Zr metallico con Ferro, Nichel o Niobio, trova maggiori utilizzi commerciali.
In odontoiatria si utilizza la ceramica di Zirconia, un composto inorganico non metallico costituito da ZrO2, che risulta biocompatibile.
Ma la ceramica di Zirconia è radioattiva? E Quanto?
Si, la ceramica di Zirconia è radioattiva, ma i suoi livelli di radioattività sono innocui per l’essere umano.
Per quantificare la radioattività di una corona in Zirconia confrontiamola con qualcosa a noi più familiare.
La zirconia per impieghi clinici (conforme alla norma ISO 13356) ha una attività specifica massima di 0,2 Bq/g e la massa di un impianto è di circa 1,5 g, che significa ad una attività totale di 0,3 Bq.
Sapete che attività ha una banana media per via del suo contenuto di K-40? Circa 15 Bq.
E una pinta di birra? Circa 8,2 Bq
E il nostro corpo? Prevalentemente per il K-40 contenuto nel nostro organismo, un essere umano rappresenta una sorgente radioattiva da circa 8000 Bq.
A questo punto possiamo dire con certezza che le corone in Zirconia non costituiscono un pericolo per via della scarsissima radioattività naturale che contengono, assolutamente trascurabile rispetto a quella che costituisce la nostra esposizione quotidiana (anch’essa assolutamente trascurabile).